metallo

Il trattamento antiattrito rappresenta una soluzione particolarmente valida per tantissime persone, dal momento che risulta essere uno dei processi più richiesti per il trattamento dei metalli in generale e, allo stesso tempo, anche un processo che riesce a offrire caratteristiche sicuramente positive per tutti coloro che hanno bisogno della manutenzione di oggetti, strutture o altre tipologie di superfici in metallo. In effetti, grazie alle diverse tipologie di Trattamento Antiattrito, sarà possibile risolvere qualsiasi tipo di problematica relativa a usura, lubrificazione a secco, attrito, grippaggio e tanto altro ancora. In generale, il trattamento antiattrito si compone di diverse fasi e può essere realizzato attraverso specifiche modalità che dipendono dai professionisti che operano all’interno del settore, ma, generalmente, ogni trattamento anti attrito che si rispetti si struttura era sulla base di alcuni processi da seguire nel dettaglio, che portano a capire tutte le caratteristiche positive del trattamento antiattrito e tutti i vantaggi ottenuti nel caso in cui se ne riceva uno. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a tal proposito.

Trattamento antiattrito: che cos’è e a che cosa serve

Al fine di considerare tutto ciò che c’è da sapere a proposito del trattamento antiattrito, vale la pena e considerare nel dettaglio e sottolineare quali siano le componenti considerevoli che dipendono da una procedura di questo tipo. Generalmente, un trattamento anti attrito risiede nell’utilizzo di alcuni strumenti e nell’adozione di alcune pratiche che permettono di offrire un riparo, una messa a punto e in sicurezza e, soprattutto, un rinnovamento generale di strumenti metallici di qualsiasi tipo. Generalmente, un trattamento antiattrito che si rispetti si basa sull’adozione di due aspetti specifici, in base alla tipologia di trattamento che si vuole ottenere e ai risultati che dovranno essere conseguiti. 

Per prima cosa, si utilizza uno strato di nichel in grado di avere una durezza artificiale pari a circa 500 HV 100. Ciò permetterà al metallo preso in considerazione di indurirsi attraverso una temperatura di 300 gradi per 10 ore, in modo da raggiungere una durezza superficiale che sia circa il doppio di quella è precedentemente preso in considerazione. Grazie al coefficiente del nichel, di circa lo 0,4 % per il prodotto grezzo, questa tipologia di adozione permetterà di offrire un trattamento rapido e sicuro per qualsiasi superficie metallica presa in considerazione. 

Successivamente, può essere considerato anche un altro tipo di trattamento antiattrito realizzato sulla base dell’utilizzo del sigillante antifrizione, una novità che i professionisti mettono a punto negli ultimi anni per riuscire ad aggiungere, al trattamento fondamentale, anche una componente importantissima per la vivibilità e la durabilità dei metalli. In effetti, il sigillante antifrizione permette di far diminuire il coefficiente di frizione fino al raggiungimento di valori compresi tra 0,1 e 0,2. Si tratta di un processo importantissimo, se si considera che tantissimi metalli vengono a contatto con agenti aggressivi di qualsiasi tipo e vengono utilizzati anche a scopo lavorativo o di protezione personale, dunque risulta essere fondamentale offrire una protezione ulteriore soprattutto per tutti coloro che lavorano con i metalli e potrebbero correre dei rischi qualora il trattamento antifrizione non sia realizzato insieme a quello antiattrito. Inoltre, questo stesso trattamento permette di agire anche sul valore relativo alla resistenza di corrosione, che aumenterà in percentuale in base alla tipologia di lavoro e di finalità che dovrà essere svolta con lo strumento metallico per cui si vuole ottenere un trattamento.

I vantaggi del trattamento antiattrito

Sulla base delle caratteristiche precedentemente prese in considerazione, si può scegliere nello specifico di tutti quelli che sono i vantaggi ottenuti da un trattamento antiattrito realizzato nel migliore dei modi, considerando anche la componente del trattamento antifrizione che, come detto precedentemente, porterà anche ad aumentare la resistenza alla corrosione. I vantaggi sono molteplici e, in primo luogo, permetteranno di rendere le superfici metalliche più scorrevoli, adatte ad un scorrimento più rapido soprattutto per quei macchinari che si servono di strutture e di rivestimenti in metallo. In effetti, le proprietà antiaderenti dei polimeri che si utilizzano per la realizzazione del trattamento antiattrito, soprattutto per quel che concerne il nichel, permetteranno uno scorrimento molto veloce e rapido delle strutture prese in considerazione, al fine di offrire una comodità maggiore nell’utilizzo di qualsiasi tipo di strumento. 

Inoltre, grazie all’utilizzo di lubrificanti solidi, la superficie metallica assumerà una proprietà autolubrificante, che dunque permetterà l’azione della stessa in modo molto più comodo non soltanto nel momento in cui sarà stato realizzato il trattamento, ma anche a lungo termine, attraverso una caratterizzazione pressoché ottimale di queste stesse strutture per cui sarà facilitato lo scorrimento dei materiali, la durabilità del tempo, la lubrificazione di tutte le strutture e i macchinari, un minore impiego di energia – dal momento che l’attrito sarà minore – e, infine, la maggiore resistenza nel tempo e la protezione per tutte le apparecchiature.