metalli

Ci sono delle nozioni, in ambito industriale e, soprattutto, metallurgico, la cui conoscenza è appannaggio esclusivo degli addetti ai lavori. Ciò nonostante, ci sono cose ben note ai più, come ad esempio il fatto che, la maggior parte dei materiali metallici acquistabili oggi o adoperati nei vari settori lavorativi e non solo, ricevono dei trattamenti molto specifici prima di essere messi in commercio. Attraverso di essi, è possibile rendere il materiale più performante e durevole, giovando, talvolta, anche all’aspetto estetico dello stesso. I metalli possono essere trattati in modo diverso, ma uno dei processi più diffusi è, sicuramente, quello della stagnatura.

Con il procedimento in oggetto, con il quale si rivestono determinati tipi di metallo con uno strato superficiale in stagno, è possibile proteggere i metalli dall’azione degli agenti atmosferici e degli acidi deboli, ad esempio. Di solito, i materiali sottoposti al trattamento sono acciaio, ghisa e rame. Si evince molto facilmente, da quanto affermato in queste righe, quanto importante la stagnatura possa essere. Per questa ragione, è molto importante, soprattutto per le aziende che si rivolgono alle aziende specializzate per i componenti dei loro macchinari, rivolgersi a realtà esperte di settore come ZEP S.r.l.

Il processo di stagnatura, comunque, può proteggere ogni tipo di metallo, leghe comprese, senza riscontrare problematiche o impedimenti di sorta. Generalmente, si eseguono i rivestimenti compatti di stagno allo scopo di proteggere il materiale dall’azione di sostanze varie che, a contatto con il metallo, potrebbero alterarlo. In quest’approfondimento, vogliamo fornirvi alcune nozioni utili a conoscere il processo in oggetto.

Tutte le info sulla stagnatura elettrolitica, ecco cosa serve sapere

Con un’accezione generica, possiamo affermare che il processo di stagnatura elettrolitica trovi ampiamente applicazione nel mondo dell’elettronica e nel settore elettromeccanico. Il rivestimento, infatti, possiede doti riassumibili ad un’elevata conducibilità elettrica ed un’ottima saldabilità. La stagnatura elettrolitica viene, tra l’altro, adoperata come protezione anti-nitrurazione, venendo adoperata sui metalli ferrosi e con funzioni antigrippaggio sul ferro, sul rame e sull’alluminio.

Come già precedentemente accennato, ci sono diversi trattamenti che forniscono anche un incremento in termini di resa estetica ai metalli e la stagnatura elettrolitica è uno di questi. L’aspetto superficiale del rivestimento, infatti, può variare tra opaco e lucido, in funzione del tipo di bagno utilizzato. Il colore del trattamento assume, invece, una tinta bianca grigiastra.

Scendendo nei particolari in merito alla stagnatura elettrolitica, comunque, diciamo che essa viene eseguita attraverso un bagno alcalino, per le finiture opache o acido per quelle lucide. È possibile effettuare la stagnatura elettrolitica su manufatti in ferro, ghisa, rame, leghe, alluminio e, più in generale, sui metalli, assumendo uno spessore variabile. Il processo di stagnatura elettrolitica presenta proprietà estetiche molto ricercata, e rende i materiali disposti alla lubrificazione e alla deidrogenazione.

Quando occorre effettuare la stagnatura elettrolitica?

Come già precedentemente accennato, la stagnatura elettrolitica trova principalmente applicazione nell’industria elettronica a causa dell’estrema conducibilità che caratterizza il rivestimento. Il processo trova ampiamente applicazione anche nel settore alimentare, poiché conferisce proprietà antisettiche e di non tossicità quando il materiale entra in contatto col cibo. In ogni caso, la stagnatura elettrolitica è soggetta a delle Direttive Europee molto specifiche.

Il tono che la stagnatura elettrolitica conferisce al metallo resta invariato a contatto con l’umidità. I materiali interessati dal processo vengono testati per una resistenza alla nebbia salina pari a circa 2/300 ore. La norma UNI ISO 2093 prevede che i rivestimenti elettrolitici di stagno su oggetti in metallo siano in grado di proteggere gli stessi dalla corrosione, ma al contempo, di permettere una saldatura agevole. Inoltre, la stagnatura protegge i metalli dalle sollecitazioni moderate.